Cronistoria di Digital Library Pavia

Nella sua attuale configurazione, Digital Library Pavia rappresenta l’evoluzione di un vecchio progetto di digitalizzazione che aveva coinvolto, negli anni 2003-2006, una consistente raccolta di volumi provenienti dalla biblioteca di Plinio Fraccaro, che fu docente di Storia Antica presso l’Università di Pavia dal 1915 al 1953 e, in più occasioni, anche Rettore dell’Ateneo. La collezione, che è tuttora conservata presso la Biblioteca di Studi Umanistici dell’Università di Pavia, annovera, tra l’altro, un nucleo ragguardevole di opere che, per ricchezza di contenuto e finezza e rarità delle edizioni, costituiscono una preziosa documentazione sulla storia locale in particolare di area padana: i “Rari di storia locale”. Per valorizzare l’interesse storico e artistico di questa preziosa collezione è stato dunque elaborato un progetto di digitalizzazione che ha potuto essere realizzato grazie al contributo finanziario della Fondazione Banca del Monte di Lombardia e a una quota di finanziamento residuale erogata dal CILEA (Consorzio interuniversitario lombardo per l’elaborazione automatica) su fondi UMTS del Ministero per i beni e le attività culturali. Il risultato finale è stata la consultabilità dei documenti tramite l’interfaccia Navigator della piattaforma del software Codex[ml], un sistema integrato modulare, sviluppato dal CILEA, che permette l’archiviazione e la fruizione su interfaccia web di oggetti digitali: le immagini digitali erano liberamente visualizzabili, con alta risoluzione, utilizzando la maschera di navigazione di Codex[ml] attivabile dai risultati della ricerca in OPAC, e per ogni documento veniva mostrata una struttura ad albero corrispondente alla mappa strutturale dell’opera, con la possibilità di scorrere l’albero e selezionare le pagine.

La successiva dismissione di Codex[ml], con il conseguente abbandono del progetto avviato in precedenza, ha dato vita, nel corso del 2018, alla realizzazione di un nuovo progetto e alla creazione di Digital Library Pavia, grazie alle potenzialità offerte della piattaforma DSpace-GLAM di 4SCIENCE, che permette la compresenza di tipologie diverse di oggetti digitali posti in relazione fra di loro e presentati grazie all’ausilio di una tecnologia particolarmente performante. Partendo proprio dalla migrazione di tutto il materiale già digitalizzato in precedenza e qui ulteriormente valorizzato, l’attuale progetto di digitalizzazione ha coinvolto altre strutture dell’area Beni Culturali dell’Ateneo pavese, accogliendo materiali archivistici e museali, gestiti localmente dagli applicativi Archimista e SIRBEC, nonché altre collezioni librarie di pregio, la cui valenza storica e scientifica può finalmente essere messa in evidenza nel modo più opportuno. In prospettiva, Digital Library Pavia potrebbe diventare anche un punto di riferimento per la valorizzazione di raccolte provenienti da Enti esterni, presenti sul territorio pavese, operando in stretta collaborazione con essi.

L’ apertura del servizio al pubblico ha avuto luogo il giorno 13 gennaio 2021 (vedi la brochure dell’evento pubblicata nelle News di Ateneo).

Vai alla home page di Digital Library Pavia